L'odissea delle tartarughe

Vicino alle azioni di protezione
dell'Istituto Oceanografico.

I passi della vostra visita virtuale

L'odissea delle tartarughe

La grande avventura delle tartarughe marine è raccontata al Museo Oceanografico, in un nuovo spazio di 550 m2. Il museo si sta espandendo per la prima volta nei suoi 110 anni di storia

La cucina

Chiedete il menu! Cozze, ostriche, sardine, filetti di pesce, krill, insalate, è una vera festa che si prepara qui ogni giorno per i residenti dell’acquario. Ogni stagno riceve un alimento specifico adatto alle esigenze degli animali. La distribuzione del cibo è sempre un momento apprezzato dai tecnici dell’acquario che si assicurano che ognuno mangi alla sua fine e secondo i suoi bisogni!

Il centro di salute

Il Centro Monegasco di Cura delle Specie Marine (CMSEM): dotato di 5 vasche di diverse dimensioni, il centro di cura è perfettamente adattato a ricevere le tartarughe recuperate da ferite subite in mare in seguito a una collisione con una barca, pesca accidentale o
problemi legati all’ingestione di rifiuti come i sacchetti di plastica. Totalmente indipendente dal resto dell’acquario, il CMSEM è gestito da custodi appositamente formati e autorizzati a maneggiare le tartarughe marine!

Il bacino di riabilitazione

Interamente dedicata alle tartarughe marine del Mediterraneo, questa vasca ha una doppia vocazione: permettere ai visitatori di incontrare questi meravigliosi e così intriganti animali, ma anche, accogliere le tartarughe selvatiche alla fine delle loro cure, prima del loro ritorno in mare. Attualmente ospita due tartarughe caretta(Caretta caretta), le tartarughe più comuni del Mediterraneo. Sono nati a Marineland ad Antibes e non sono fatti per andare in mare. Sono i nostri migliori alleati per farvi conoscere la causa dei loro congeneri selvaggi che sono più che mai minacciati dalle attività umane.

Tartarughe marine

Ci sono 7 specie di tartarughe marine nel mondo, 3 delle quali si trovano nel Mediterraneo: la tartaruga loggerhead(Caretta caretta), che è la più comune, la tartaruga verde(Chelonia mydas) e la tartaruga leatherback(Dermochelys coriacea). Animali migratori, le tartarughe percorrono migliaia di chilometri per nutrirsi ma soprattutto per riprodursi e poi vengono a deporre le uova sulle spiagge, un fenomeno raro da osservare sulle nostre coste ma indimenticabile

Foto di una tartaruga Caretta caretta di Michel Dagnino. - Istituto Oceanografico

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