Tesori dal profondo

Da nessuna parte
altrove

Questa è la natura di un tesoro: è conservato con cura, spesso fuori dalla vista.

Quello in questione qui è in gran parte composto da pezzi delle campagne di esplorazione del principe Alberto I. Specialisti e ricercatori vi hanno accesso, così come i visitatori del Museo, attraverso mostre che rivisitano questa preziosa collezione.

TESTIMONI PRIVILEGIATI

Quando si ammira un esemplare notevole nelle vetrine del museo, non si ha idea che si sta guardando la punta dell’iceberg.
Infatti, diverse decine di migliaia di oggetti si trovano nelle collezioni storiche.

Meticolosamente referenziati, a volte riemergono per essere mostrati al pubblico del museo.
Ogni visitatore può quindi legittimamente sentirsi privilegiato. Questa risorsa incomparabile, che testimonia la conoscenza degli oceani acquisita dall’uomo.

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UN FONDO STORICO...

Le sale d’esposizione e i magazzini del Museo Oceanografico contengono un patrimonio inestimabile.

La collezione più importante è quella degli esemplari di storia naturale: alghe, piante, invertebrati, pesci, rettili, cetacei, uccelli, fossili, rocce e fondali.
La maggior parte di essi sono stati raccolti dal Principe Alberto I durante le sue 28 campagne oceanografiche tra il 1885 e il 1915, dall’Oceano Atlantico del Nord all’Artico.

Un contesto che aggiunge un carattere storico all’interesse scientifico. Alcuni esemplari sono le rare tracce di specie estinte.

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ARRICCHITO NEL TEMPO

Questa collezione di storia naturale, fondata dal principe Alberto I, è stata completata da varie donazioni e acquisizioni nel corso degli ultimi cento anni.

Altre spedizioni famose hanno arricchito questa collezione di patrimonio, come quelle del Challenger, del Travailleur e del Talisman, del Pourquoi-Pas? e Scotia, e più recentemente, quelli di Calypso (1961-1982), la famosa nave oceanografica del capitano Cousteau.

Altre istituzioni prestigiose come il Museum National d’Histoire Naturelle de Paris o collezionisti privati hanno contribuito a questa crescita delle collezioni, come le migliaia di conchiglie e fossili raccolti da Edouard Claudon e acquisiti nel 1909.

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RICERCATORI DI TUTTO IL MONDO

Con diverse decine di migliaia di pezzi, questa collezione include molti “tipi”, cioè esemplari da cui è stata stabilita la prima descrizione di una nuova specie identificata per la prima volta.

Ogni anno, ricercatori di tutto il mondo consultano la nostra collezione, il più delle volte a distanza, e a volte spingono le porte del Tempio del Mare. Per sostenere il loro lavoro, hanno accesso all’intera collezione e vi fanno riferimento per la revisione e il confronto.

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